Ieri c'è stata la tanto attesa riunione mensile dell'#Opec, dove i ministri dei paesi produttori avrebbero dovuto comunicare la loro decisione in merito all'aumento delle quote produttive. La pressione era molta, soprattutto da parte dell'America che chiedeva a gran voce un aumento delle estrazioni complessive. Tuttavia le aspettative sono state in parte disattese: infatti l'Opec+ ha deciso di mantenere i precedenti tassi di crescita della produzione, aumentando la produzione di petrolio di 0,4 milioni di barili al giorno a dicembre, secondo il piano precedentemente adottato. Secondo quanto si legge nel sito dell'OPEC, "l'incontro ha riaffermato il continuo impegno dei paesi partecipanti alla Dichiarazione di cooperazione per garantire un mercato petrolifero stabile ed equilibrato, un approvvigionamento efficiente e sicuro per i consumatori e garantire chiarezza nel mercato petrolifero durante i periodi in cui altre parti dell'energia complessi al di fuori di esso stanno vivendo un'estrema instabilità e #volatilità". In altre parole, le pressioni esterne non hanno sortito l'effetto sperato.
In ogni caso l'America per voce del presidente Biden, ha comunicato che adotterà anche altre misure per abbassare i prezzi del petrolio. Il prezzo del #petrolio è sceso dopo la decisione da parte dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio, rompendo il supporto chiave posto in area $80.
La situazione tecnica sembra indicare una correzione al trend di crescita, almeno finché le quotazioni rimangono sopra i $70. Monitoriamo quindi questa zona con molta attenzione. Buon trading a tutti
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