Oggi finalmente riapre il mercato in USA dopo il ponte del Labor day.
A Wall Street si dice:
"Non devi essere esperto su ogni azienda. Devi essere solo capace di valutare le aziende all’interno del tuo cerchio di competenze. L’ampiezza di questo cerchio non è importante, ma conoscere i suoi confini, lo è."
Warren Buffett
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Diciamo la verità, stiamo attraversando e abbiamo attraversato dei periodi molto bui, dall’emergenza Coronavirus fino ad oggi, dove complice la guerra e l’inflazione, stiamo tutti aspettando che il vento cambi e possa riportarci qualche periodo di tranquillità.
Tuttavia, ci sono alcune banche che hanno accresciuto notevolmente la loro forza economica. Oggi farò una panoramica aggiornata sulle banche che ad oggi valgono di più al mondo.
La classifica delle 10 banche con il valore più alto al mondo:
1. ICBC – 75,119 miliardi di dollari
2. China Construction Bank – 65,546 miliardi di dollari
3. Agricultural Bank Of China – 53,134 miliardi di dollari
4. Bank of China – 49,553 miliardi di dollari
5. Bank of America – 36,719 miliardi di dollari
6. Citi – 34,443 miliardi di dollari
7. Chase – 30,148 miliardi di dollari
8. Wells Fargo – 30,054 miliardi di dollari
9. JP Morgan – 28,888 miliardi di dollari
10. China Merchants Bank – 24,370 miliardi di dollari
Le banche che valgono di più:
Ad oggi si stima che il valore complessivo delle banche che valgono di più, ammonta a circa 1,38 trilioni di dollari. Il primo dato importante da analizzare, è che tutte le aree hanno registrato un cospicuo aumento del valore del proprio brand, tranne l’area del Sudamerica. L’area che ha registrato gli aumenti maggiori è quella del Asia-Pacifico e le banche provenienti da questa regione del mondo, dominano la nostra classifica con un valore totale raggiunto di circa 621,8 miliardi di dollari. Il Nord America in questa speciale classifica, si posiziona al secondo posto con un aumento rispetto all’anno precedente di circa 46,9 miliardi, portando il valore totale a circa 386,7 miliardi di dollari.
E il valore delle banche europee?
L’Europa non si trova molto indietro rispetto agli altri due colossi, avendo registrato un aumento del 5,7% oggi si aggira su un totale di circa 272,7 miliardi di dollari. Mentre sia il Medioriente che l’Africa hanno registrato dei guadagni molto modesti.
Quello che ho scritto sull'analisi di ieri è valido per oggi visto che ieri i mercati americani erano chiusi.
Lo avevamo atteso per tutta la settimana passata, doveva essere il segnale sul quale avrebbe girato il mercato alla fine l'attesa non ha portato il beneficio che gli investi-tori stavano aspettando.
Il report sui posti di lavoro governativi uscito venerdì 2, non è stato né troppo bello né troppo brutto, ma il risultato che ne è conseguito è stato che le azioni sono comunque scese di oltre il -1%.
Il mercato ha preferito scaricare ulteriormente titoli prima di un lungo weekend a causa della festività del Labor day oggi sui mercati americani, che lascerà chiuso Wall Street nella giornata odierna.
Adesso i tre maggiori indici americani hanno messo insieme tre settimane consecutive di discesa.
Sostanzialmente il dato di venerdì ha detto che l'economia Usa ha aggiunto 315.000 posti di lavoro in agosto.
Il dato è stato in linea con le attese, che si attestavano tra le 300 e le 320 mila unità, ma rispetto all'aumento di quasi 530 mila unità registrato a luglio si è molto raffreddato.
Questo certamente visto alla vigilia era più o meno il risultato che gli investitori volevano.
Il report sui posti di lavoro di agosto non è stato così terribile come temeva il mercato.
E' stato un rapporto che negli Stati Uniti viene definito del tipo "goldilocks/riccioli d'oro" (questa definizione richiama esattamente ciò che vuole l'investitore americano, una crescita economica moderata ed una bassa inflazione, il che consentirebbe una politica monetaria favorevole al mercato).
In definitiva questo dato sembrava, ed in effetti è stato, esattamente quello che la Fed vuole vedere che accada.
La poca forza registrata nel dato del mercato del lavoro dimostra che il tentativo della Fed, con il rialzo dei tassi di interesse, di raffreddare l'economia starebbe funzionando.
Allora cosa è andato male?
Le azioni hanno inizialmente accolto con favore la notizia e si sono mosse saldamente al rialzo nella mattinata americana (che corrisponde al nostro pomeriggio), ma il rally sì è rovinato nella seconda parte della sessione.
Gli investi-tori non erano evidentemente dell'umore giusto per comprare in vista del lungo fine settimana con l'aggiunta del ponte del Labor day.
Inoltre, c'è da dire che, non è scritto da nessuna parte che il rapporto sui posti di lavoro sia sufficiente a convincere la Fed ad andarci piano nella prossima riunione, soprattutto perché negli ultimi tempi è stata molto aggressiva e ha dalla sua parte un grande numero di dati CPI in uscita in prossimità della futura riunione.
Quindi in una giornata iniziata con i migliori auspici, alla fine il NASDAQ è invece sceso del -1,31%.
Il Dow è sceso del -1,07%.
L'S&P era tornato brevemente sopra i 4.000 punti nel corso del rally mattutino, ma alla fine è sceso pure lui del -1,07% chiudendo a 3924,26 punti.
Su base settimanale, il NASDAQ ha perso oltre il -4%.
L'S&P e il Dow sono scesi di oltre il -3%.
Purtroppo siamo arrivati a tre settimane consecutive di cali in ognuno dei principali indici statunitensi.
Su base mensile le azioni sono scese di oltre il -4% nel mese di agosto.
Luglio invece era stato veramente fantastico e a questo punto possiamo dire ci aveva illuso sulle intenzioni del mercato nel secondo semestre.
Purtroppo commenti aggressivi espressi dal presidente della Fed Jerome Powell a Jackson Hole hanno fatto saltare i nervi proprio all'inizio di settembre, che ricordo storicamente è il mese peggiore dell'anno per il mercato.
A guardare il mercato tecnicamente i principali indici appaiono ipervenduti dopo la violenta discesa delle ultime settimane.
Ma come sappiamo, le condizioni di ipervenduto (e ipercomprato) possono persistere più a lungo di quanto ci si aspetti.
La tendenza è chiaramente al ribasso per il momento, ma prevedo dei segnali di inversione nel breve termine.
La mossa del mercato nella prima parte della sessione di venerdì è stata un inizio, ed è stato anche un buon segnale che non abbiamo toccato i minimi.
Rubrica” L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
Come l’oracolo ellenico non commetterò mai errori anche quando sembrerò farlo starò solo anche se inconsapevolmente adombrando la verità.
Oggi con i mercati chiusi negli Stati Uniti sarà una giornata con pochi significati, da domani si ricomincia con la ragionevole speranza di vedere arrivare un'inversione di tendenza nel mercato.
Molti hanno interpretato il report sui posti di lavoro come un motivo per la Fed di rallentare.
La speranza adesso è che la Fed potrebbe aumentare di soli 50 punti base i tassi di interesse questo mese invece dei 75 punti base che il mercato sta ampiamente scontando in questo momento.
Gli indicatori dell'inflazione continuano a scendere, e adesso il prossimo indicatore in uscita, il CPI di agosto, sarà il 13 settembre a cui farà seguito la riunione della Fed alla fine del mese.
Powell ha detto proprio la settimana passata che non baserà le sue decisioni solo uno o due mesi di dati.
Powell non vuole che si ripeta l'esperienza degli anni '70, quando la Fed lasciò che l'inflazione si aggravasse per anni prima dell'esplosione finale alla fine degli anni '70.
Dobbiamo comunque seguire la strategia, questo è fondamentale, e non schierarsi contro la Fed.
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La Performance dei miei portafogli dal 1° gennaio 2022 ad oggi è la seguente:
Mio portafoglio "Mib 40" +46,51%
Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in Italia" +11,80%
Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 Italia" +42,99
A CONFRONTO IL NOSTRO INDICE FTSE MIB -18,04%
Mio portafoglio "Best Brands" +35,63%
Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in USA" +7,93%
Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 USA" +34,05%
A CONFRONTO GLI INDICI USA
Dow Jones -7,24%
S&P 500 -11,28%
Nasdaq -18,79 che è il mio mantra nei mercati e cioè:
• “la mia previsione nel lungo periodo nasce e si forma giorno per giorno avendo un'ottica e un obiettivo nelle prossime 24 ore”.
• “quando sarà finita la sessione di oggi avrò significativi dati per prevedere quella di domani”.
• “tutto ciò che è previsto oltre la settimana ha la stessa possibilità di verificarsi del lancio di una monetina puntando su testa o croce”
Performance sui futures USA siamo arrivati a +183,94% dall'inizio del 2022.
da 01/01/2022 al 05/09/2022
Strategia rendimento utilizzando i 3 futures Americani.
Nasdaq +690,58%
S&P500 +1,62%
Dow Jones Industrial +252,16%
Rendimento medio dei 3 futures nel periodo +183,94%.