Prima la Fed riuscirà a contenere l'inflazione e meglio sarà per tutti.
A Wall Street si dice:
“Per coloro adeguatamente preparati, il mercato ribassista non è solo una calamità ma anche un'opportunità."
John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Chi può essere contrario ad un'affermazione come quella che io ho fatto nel titolo dell'analisi di oggi? Sicuramente nessuna persona sana di mente può essere contraria…
Allora il mercato ieri sul finire della seduta è stato dominato dai pazzi?
Non credo proprio, credo invece che si stia facendo largo nella mente degli operatori, ed io concordo con loro che, non si deve aver paura della cura, anzi si deve essere contenti che sia arrivata una cura. Se la malattia è l'inflazione e la cura della malattia è il rialzo dei tassi, se l'obiettivo è un'economia sana e la malattia dell'inflazione la sta minando, il processo di cura che consiste nel rialzo dei tassi non deve essere visto come “il male” ma anzi come “il bene”. Questo è quello che penso io e che hanno pensato gli operatori ieri. Il mercato è entrato in una nuova fase, una fase FORSE nella quale un rialzo dei tassi potrebbe essere proprio ciò che fa salire i mercati, perche QUESTO nella testa degli investitori comincia a funzionare come la la cura necessaria per combattere il male e cioè l'inflazione. E la cura protegge l'economia che è quello che interessa tutti noi.
Abile contorcimento mentale o sofisticato pensiero che va a modificare completamente il futuro del mercato azionario nel breve medio periodo?
Guardiamo i fatti:
Le azioni sono state vendute alla notizia della lettura delle minutes avvenuta mercoledì. Ma il mercato sembra aver cambiato idea ieri e le azioni hanno inscenato un rally impressionante. Una reazione positiva alle notizie della Fed è la più logica, dato che la più grande minaccia per l'economia in questo momento è l'inflazione. E prendere misure per mitigare questa minaccia non rende l'economia più vulnerabile. Al contrario, la rende più attraente. L'economia, nonostante tutte le avversità che sta affrontando, è forte. Questo è il motivo per cui il presidente della Fed Jerome Powell non pensa solo che l'economia sia abbastanza forte da sopportare semplicemente una politica monetaria più avara, ma invece, pensa che addirittura ed uso parole dette da lui "fiorirà di fronte a una politica monetaria meno accomodante". E quindi concludo come avevo iniziato nel titolo “prima riusciremo a contenere l'inflazione, meglio sarà".
In questa parte della mia analisi sarò libero di guardare oltre, di vedere cose che altri non vedono.
Rubrica” L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”. Come l’oracolo ellenico non commetterò mai errori anche quando sembrerò farlo starò solo anche se inconsapevolmente adombrando la verità.
Ripensando a lunedì è ora chiaro che la Brainard stava effettivamente "preparando" i mercati per i verbali della Fed di ieri, con la sua inaspettata virata verso l'aggressività. I verbali della riunione di marzo della Fed hanno rivelato gli obiettivi mensili di riduzione degli asset della Banca centrale, che prevedono una riduzione delle sue partecipazioni di 95 miliardi di dollari al mese: 60 miliardi di dollari in Treasuries statunitensi e 35 miliardi di dollari in titoli MBS (mortgage-back securities). I membri del FOMC hanno discusso l'introduzione graduale di questa riduzione del bilancio su base trimestrale o più a lungo (se le condizioni economiche mostrano segni di vacillamento), che dovrebbe iniziare dopo la riunione del 4 maggio della Fed tra sole 4 settimane.
Molti membri del comitato della Fed ora vedono 1 o più aumenti di 50 bps dei Fed Funds come necessari, e questo è sicuramente un atteggiamento molto aggressivo.
I mercati del credito già stanno prezzando 3 rialzi consecutivi dei Fed Funds di 50 bps (il doppio dei 25 bps standard) nel corso dell'estate, quindi se si verificassero solo 1 o 2 doppi rialzi sarebbe visto come una politica colomba in confronto. La Fed ha intenzione di mantenere le riserve (alias le attività del bilancio) al di sopra dei livelli pre-pandemici, mantenendo un saldo considerevole di Treasuries USA, ma vuole disinvestire dalle sue partecipazioni in MBS (che ha iniziato a comprare solo sulla scia della crisi finanziaria del 2009).
Questo concetto avrà probabilmente un effetto leva sui tassi dei mutui, con un tradizionale mutuo fisso a 30 anni già sopra il 5%, essendo salito di quasi il 2% dall'inizio del 2022 e toccando i livelli più alti raggiunti in più di 12 anni. Il rendimento del decennale statunitense è salito di oltre 20 punti base nelle ultime due sessioni, questa azione ha spinto questo tasso di riferimento materialmente sopra il 2,6% per la prima volta in oltre 3 anni. Il differenziale di rendimento del Tesoro USA a 2/10 anni è stata invertito, con il tasso a 10 anni che ora è scambiato 12 punti base sopra il rendimento a 2 anni.
I commenti aggressivi della Brainard sulla riduzione del bilancio lunedì e la loro convalida con il comunicato della Fed di mercoledì hanno spinto verso il basso le aspettative di inflazione a breve termine (a spese di tassi d'interesse più alti), facendo sì che lo spread di rendimento del Tesoro a 2/10 sia tornato in territorio positivo. Concludo sbilanciandomi dicendo che mi sentirei eccezionalmente rialzista sulle azioni statunitensi se non fosse per la natura imprevedibile di un programma aggressivo di riduzione del bilancio, uno strumento monetario che è stato usato solo una volta prima nel ciclo QT 2017-2019. Ma finché la Fed continua a preparare il mercato prima delle sue decisioni e dei suoi annunci (cosa che Jerome Powell sta facendo splendidamente) e la liquidità ritorna sul mercato obbligazionario, vedo il 24 febbraio come il fondo del mercato del 2022.
Il denaro sta tornando sul tavolo in direzione del mercato azionario.
Oggi il mercato torna a favorire i rialzisti azionari e la liquidità ritorna a cercare ricchezza dove l'ha trovata in passato.
La ruota dell’economia continua a girare, e è ritornata ad attirare i soldi in direzione degli investimenti azionari e io mi sto facendo trovare pronto.
Restate sintonizzati sulle mie analisi per conoscere la mia operatività e strategia, Se non riuscite a capire il mercato non investite a caso vi farete solo del male.
Comprare titoli in borsa può essere fatto seguendo due logiche diverse che producono comportamenti in certi momenti contrapposti.
1. comprare titoli in un'ottica di trading di breve periodo
2. comprare titoli in un'ottica di investimento di lungo periodo
Per quanto riguarda il punto uno in un mercato in forte storno o correzione, come spiego in una parte dell'analisi qui sotto dedicata al trading, gli investimenti devono ridursi progressivamente fino anche ad annullarsi guidati da un parametro calcolabile matematicamente che modula il capitale da investire.
Per quanto riguarda il punto due, in un mercato in forte storno o correzione, avendo un'ottica di lungo periodo si può accumulare ricordandosi il famoso detto di John Templeton “Il momento in cui c’è il massimo pessimismo è il momento migliore per comprare”
Tornando al punto uno, i punti fermi di un ottimo trader devono essere due.
1. Un trading system performante.
2. Un metodo ed una strategia intelligenti, modulati e ferrei.
Avere elaborato un trading system performante ma applicarlo nella fase di mercato sbagliata costringe l'equity line a subire pesanti ribassi.
Utilizzare una strategia che protegga i capitali nei periodi in cui il mercato è negativo come quello che stiamo vivendo in questo inizio di 2022 è fondamentale.
Come si protegge il capitale nei momenti in cui il mercato sta andando male, facendosi però trovare pronti quando il mercato risalirà?
La risposta è semplice se vuoi fare un ottimo trading devi: • investire progressivamente di più aumentando il capitale quando il mercato sale.
• investire progressivamente di meno fino a non investire proprio quando il mercato scende.
Facile a dirsi ma nella realtà come si fa a fare tutto questo?
Cioè come posso selezionare il titolo giusto nel momento giusto, e acquistarlo con un capitale che tenga conto di queste variabili?
Questo è il lavoro che faccio io ogni giorno e che condivido e lascio copiare a chi mi segue nel mio blog di trading on line.
Questa è la suddivisione del mio capitale odierno sulla base dei parametri statistici e matematici del mio "trading system Orso e Toro" impostati sulla borsa Italiana e USA.
• Borsa Italiana per oggi 8 aprile:
Portafoglio "ideale" sarebbero 15 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
Sul listino Ftse Mib odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riducendolo a 5 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
Con questa strategia investo solo un terzo (33,3%) del mio capitale oggi su questo indice.
• Borsa USA per oggi 8 aprile:
Portafoglio "ideale" sarebbero 15 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
Sul listino Dow Jones odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riportandolo a 10 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
Con questa strategia investo solo un sesto (66,6%) del mio capitale oggi su questo indice.
Sul listino Nasdaq 100 odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riducendolo a 10 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
Con questa strategia investo solo due terzi (66,6%) del mio capitale oggi su questo indice.
Sul listino S&P 500 odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riportandolo a 10 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
Con questa strategia investo solo un sesto (66,6%) del mio capitale oggi su questo indice.
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