Ciò che non mi distrugge mi rende più forte...
Immaginate una riunione tra i potenti della terrra, in cui si discutono i problemi del mondo: sul tavolo come al solito la crescita economica, il rallentamento in Cina, la necessita’ di ulteriori stimoli fiscali e monetari per aumentare l’inflazione ed il problema del clima (tanto caro a Cristine Lagarde).
Trump che si lamenta che vorrebbe di piu’ dalla FED, non puo’ fare tutto lui, la FED deve tagliare ulteriormente i tassi. La BOJ che si rende conto che dovrebbe fare di piu’, ma difficilmente riesce a giustificare ulteriori misure accomodanti dato che nel suo bilancio c’e’ mezzo sistema finanziario Giapponese, la Lagarde che continua a sbattere i pugni sul tavolo che non si puo’ pensare solo alla crescita, ma bisogna farlo in modo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente, i politici Italiani che richiedono di poter ancora una volta violare i vincoli del pareggio di bilancio, cosi da poter stimolare la crescita e la FED che sulla richiesta di Trump di tagliare i tassi continua a muovere la testa a destra e sinistra.
Ad un certo punto, in fondo alla stanza, un uomo con il “mocio in mano” ascoltando tutti questi discorsi dei potenti esclama “Ci vorrebbe una CATASTROFE MONDIALE”…

E sapete come e’ andata a finire: qualcuno sembra averlo preso troppo alla lettera. 😊

Al di la’ delle battute di questo lunedi mattina, che apre con il segno + sui mercati azionari, se ci riflettiamo, questo fenomeno del Coronavirus ha effettivamente risolto moltissimi problemi.
Esso portera’ la FED a tagliare i tassi piu’ violentemente di quanto avrebbe voluto solo qualche settimana fa.
La BOJ ha dichiarato questa mattina che interverra’ in modo massiccio sul mercato (acquisti per 500 miliardi di YEN) per garantire un adeguata trasmissione della politica monetaria.
In Italia hanno varato un pacchetto di stimoli fiscali da 3.6 miliardi di USD.
L’attivita’ produttiva in Cina e nel mondo, ha subito una pausa, a beneficio del clima..
E Trump potra’ trovarsi, se eletto, a riprendere il timore degli Stati Uniti, con un’ economia da far ricrescere, tassi sui minimi e una borsa da far rimbalzare: ancora una volta, grazie a Lui, i mercati saliranno.

Questa mattina sembra che i mercati siano in un RISK-ON mood.
Il focus si sta progressivamente spostando dagli effetti devastanti sulla domanda e sull’offerta globale della diffusione del coronavirus agli effetti positivi delle politiche monetarie e fiscali.

Attenzione pero’. Non facciamoci prendere dall’entusiasmo.
La diffusione del coronavirus sta portando a due shock: uno shock di domanda e uno shock di offerta.
Sul primo l’azione delle banche centrali puo’ fare qualcosa. Sul secondo, un taglio dei tassi ha scarso impatto. Molto piu’ efficaci, invece, le manovre fiscali a favore di aziende e settori che maggiormente risentono di questo shock di offerta.
Ne deriva che questa volta, per davvero, (come mille volte ha ricordato Draghi in passato), i governi devono entrare in campo e mettere sul campo stimoli fiscali. Essi sono indispensabili ora per sbloccare la situazione ed evitare che il sistema produttivo collassi.
E’ un “problema di gestione del capitale circolante”, direbbe un analista; le aziende a maggior rischio sono quelle che offrono “spaces” come ristoranti, alberghi e compagnie aeree. Bisogna evitare che il Capitale Circolante si deteriori creando una crisi finanziaria importante.
Per evitarne il deterioramento, sono gli stimoli fiscali diretti ad essere efficaci, non i tagli dei tassi.

Ma c’e’ un aspetto che e’ positivo: la differenza di tempistica.
Gli esperti sostengono che il coronavirus possa finire il suo corso tra fine marzo e fine maggio. In sintesi, la sua vita nel sistema potrebbe essere di breve corso. Gli effetti che esso porterebbe sul sistema potrebbero essere temporanei (scenario a V) o piu’ duraturi (scenario a U), ma comunque di durata limitata.
Al contrario, per loro natura, gli stimoli fiscali e monetari difficilmente hanno una durata di un mese. Essi si estendono, almeno, su un arco temporale di 12 mesi. (difficile pensare ad una FED che taglia i tassi a marzo e li alza a settembre).

Tale divergenza temporale potrebbe essere un driver importante. Potremmo trovarci a giugno in una situazione in cui, passato lo shock d’offerta legato alle restrizioni annesse alla diffusione del coronavirus, la domanda venga stimolata molto velocemente grazie alla presenza di stimoli monetari piu’ incisivi.
Tale assimmetria tra la durata temporale dello shock di offerta e la durata temporale delle misure di stimolo potrebbe portare il sistema a partire con maggiore velocita’ nel quarto trimestre dell’anno, appena dopo le elezioni in USA.

Cosa MI ASPETTO dalla giornata odierna?
Riteniamo probabile una continuazione del rimbalzo nella giornata odierna. Tuttavia, questa settimana sara’ caratterizzata da una continua battaglia tra gli ottimisti, focalizzati sugli effetti benefici degli interventi di governi e banche centrali ed i pessimisti, focalizzati sullo shock di offerta che la diffusione del coronavirus continuera’ a portare nei paesi colpiti. Il crollo degli indici PMI della CINA ( da 50 a 35.7 l’NBS PMI e da 51.1 a 40.3 del Caixin PMI) sono un esempio chiaro dell’entita’ dello shock di offerta che il Covid19 puo’ creare.
Ci vorra’ ancora tempo prima che si torni alla normalita’ e non escludiamo ulteriori sell off. Riteniamo probabile un ulteriore storno degli indici USA nell’ordine del 10%. Ma oggi godiamoci questo rimbalzo.

• Se apprezzate le mie idee e volete che continui a proporle un LIKE da parte vostra sarebbe il migliore ringraziamento per me.
Grazie
• Diventa mio follower per essere sempre aggiornato sulle news.
Beyond Technical AnalysisTechnical IndicatorsTrend Analysis

También en:

Exención de responsabilidad