Se le chiusure della scorsa settimane potevano definirsi trionfali per il Dax future, travolgendo letteralmente gli 11.700 punti, l'ultima ottava si chiude invece con una pesante correzione dei prezzi che indietreggiano pericolosamente sotto 11.460 violando livelli di supporto importanti.
La struttura rialzista di medio termine non è in pericolo, ma la prova di forza offerta dai venditori incute oggettivamente terrore se non ancora per le evoluzioni subite dai prezzi, quanto meno dalle fosche prospettive di recessione che di stanno consolidando in Europa.
La dark cloud cover completata lo scorso 20 marzo unita alla long black candle di venerdì, decretano la fine del trend rialzista di breve termine che aveva nei supporti di 11.620 e 11.380 gli avamposti cardine.
Adesso violata la trend line rialzista originatasi dai minimi dicembre e passante per supporti crescenti di 10.900 e 11.200 punti le prospettive nel breve termine si complicano.
Il rischio più concreto è che la spinta ribassista rinnovi con successo la violazione dell'ottimo supporto, fino a questo momento, di 11.290 punti, riconquistando gli avamposti del trend ribassista di medio termine iniziato settembre scorso con il cedimento di quota 11.880 punti e che l'allungo recente era ormai prossimo a recuperare.
Conferme sulla delicatezza del momento arrivano anche dei valori negativi registrati dal cci, con la funesta chiusura di venerdì a -85 punti, prospettando un ulteriore rafforzamento della dinamica ribassista verso il test dei supporti posti sotto quota 11.200 punti.
L'unica speranza di vedere ripristinata la spinta rialzista precedente consiste nel registrare chiusure almeno superiori ad 11.520 punti, livello minimo per tenere in piedi il canale rialzista partito con la reazione ai minimi di fine dicembre a 10.270 punti.
Strategie operative sul DAX future
Per le posizioni long: collocare un ordine pendente in prossimità di 11.280 punti, rispetto al quale dovrebbe prevalere un rimbalzo delle quotazione fino a 11.400, rischiando al massimo 80 punti di stop loss.
In alternativa con un profilo di rischio maggiore, inteso come probabilità di verifica dello stop loss, collocare un ordine pendete a a 11.300 punti, con stop a 11.200 e target oltre 11.420 punti.
Per le posizioni short: attendere il test della resistenza più immediata posta a 11.430 da cui far partire un ordine con stop loss di 70 punti e target a quota 11.280 punti.
Con un profilo di rischio maggiore attendere la conferma intraday della resistenza posta a 11.570 da cui fare partire ordini con stop loss a 11.630 e target sotto 11.420 punti.
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