Approfittiamo della domenica per dare un'occhiata al benchmark azionario per eccellenza: l'S&P500. L'indice americano ha registrato, a partire dal 20 febbraio scorso, un crollo che attualmente si attesta attorno al 20% di performance negativa ma siamo arrivati - nella giornata di giovedì - a sfiorare -30%. Il recupero di venerdì ha consentito di limare un 10% circa, vuoi per potenziali prese di profitto vuoi per la sostanziale presa di coscienza internazionale - con conseguenti misure globali - della pandemia coronavirus.
A livello tecnico quanto successo nelle ultime due giornate della settimane potrebbe rappresentare un punto d'inversione a breve termine. La candela giornaliera - siamo su grafico daily - di giovedì è stata riassorbita per oltre il 50% della sua estensione da quella del venerdì. Quest'ultima mostra un'apertura sullo stesso livello della precedente, con successivo affondo verso i minimi di periodo e immediato recupero. E' mancato davvero poco affinché potesse realizzarsi un pattern di analisi tecnica molto importante, il cosiddetto "piercing line", ovvero un pattern d'inversione a breve termine. Affinché potesse verificarsi avremmo avuto necessità di un'apertura di venerdì inferiore alla chiusura del giovedì, ma come detto è avvenuto sullo stesso livello di prezzo.
Ciò non toglie che possa comunque rappresentare un segnale di forza per l'inizio dell'ottava e in tal senso la notizia della negatività del Presidente Trump al coronavirus potrebbe facilitare una fiammata d'ottimismo. Intendiamoci, si parla di ulteriore estensione di rimbalzo e non di ripresa del trend rialzista. Visto quanto sta accadendo a livello planetario, in questo momento è bene mantenere alta la guardia mettendo in conto nuovi eccessi di volatilità (ragion per cui è bene limitare eventuali size operative).
Al di là di queste considerazioni, l'eventuale estensione del rimbalzo avrebbe come primo obbiettivo la resistenza daily collocata in area 2735 circa, a seguire area 2825 circa. Dovessero cedere i due livelli, si andrebbe verso le resistenze settimanali laddove i cluster volumetrici rappresenterebbero un ostacolo realmente ostico: prima 2885, poi 2930. Questi i 4 obbiettivi settimanali per eventuali ulteriori allunghi dell'S&P500, ma lo ripetiamo: la prudenza è d'obbligo.
Concludiamo dicendovi che lo scenario rialzista verrebbe meno qualora dovesse verificarsi la violazione del minimo di venerdì ma soprattutto se dovesse verificarsi la rottura dell'importantissimo supporto collocato a 2400 punti.
Il livello di 2400 punti, seppur con alcuni tentativi di breakout ribassista, per il momento sembra reggere. Aggiorneremo l'idea con un'altra analisi nel corso della giornata.
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