Dopo il recupero delle Borse dal mese di Aprile, Cina e Stati Uniti, nonostante siano i paesi al centro di un conflitto commerciale e tecnologico, hanno addirittura recuperato completamente le perdite causate dal Covid e risultano i mercati migliori da inizio anno.

Ci sono però diversi fattori in questo momento che bisogna considerare in logica di copertura di portafoglio, poiché potrebbe essere arrivato un buon momento per per ridurre la componente rischiosa (alleggerimento dell’azionario, più Treasury USA, incremento graduale della liquidità, ingressi eventuali sul mercato in logiche di piani di accumulo) a causa di numerosi punti di attenzione:

Valutazioni elevate
• ingresso sul mercato di investitori improvvisati
• Dati economici negativi
• Elezioni presidenziali a novembre
• Stagionalità negativa tra settembre ed ottobre


I principali Paesi oggi presentano dei valori P/E del 20% più cari della media storica (P/E MSCI WORLD 21 contro una media di 16.40 a 10 anni), se prendiamo come riferimento il più preciso ed accurato CAPE SHILLER, che misura il rapporto prezzo/utili aggiustato per il ciclo economico, e considera quindi i dati degli ultimi 10 anni corretti per l’inflazione, siamo a valori che non si vedevano dalla Depressione del ’29 (oltre i 30 punti, inferiore solo alla bolla delle Dotcom).

Un altro segnale importante sono i numerosi account aperti su piattaforme di trading a seguito del lockdown forzato, perciò alcune persone hanno ben pensato di sostituire il fenomeno delle scommesse online e del gioco d’azzardo con la speculazione azionaria, comprando a mani basse tutti i titoli considerati più “cool”, in gran parte nel settore Tech Usa.

Il prodotto interno lordo dei principali Paesi (USA e Germania in primis) presenta valori storicamente bassi (-37% in America nel 2 trimestre 2020 rispetto all’anno precedente, e in doppia cifra per tutte le principali Borse Europee).

Anche gli utili delle aziende USA hanno registrato cali importanti (relativamente al secondo trimestre 2020 rispetto al secondo trimestre 2019), nell’ordine del 35-37% per i settori bancario, industriale e finanziari in genere.

L’unica eccezione è rappresentata dal comparto Tech, con utili raddoppiati nello stesso periodo, ma allo stesso tempo con quotazioni molto alte, che giustificherebbero tassi di crescita in doppia cifra ogni anno per almeno un decennio, difficili da mantenere.

Oggi i primi 5 titoli per capitalizzazione (Microsoft, Amazon, Alphabet, Apple, Facebook) valgono quasi il 25% dell’intero indice S&P500, decisamente troppo.

A novembre poi le elezioni vedono Biden in netto vantaggio su Trump, ma un nuovo Presidente significherebbe incertezza nella Governance, e l’incertezza ai mercati non piace

Quindi avere liquidità in portafoglio ed alleggerire i rischi, contando su una buona base per effettuare eventualmente ingressi a prezzi scontati, potrebbe essere utile anche per gestire la parte emotiva, evitando di essere eccessivamente esposti in caso di ribassi importanti, senza dimenticare che ciò non significa stare completamente liquidi, in quanto l'inflazione matematicamente condanna sempre!
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