Caduta delle azioni in Asia che fanno seguito a quelle statunitensi sulle preoccupazioni per il recupero dalla pandemia. Cala anche il prezzo del petrolio. Ieri il Nasdaq composite ha raggiunto un nuovo record storico prima di girare in negativo. Il petrolio si prepara prudentemente alla riunione dell’OPEC+. Le azioni in oriente sono calate stanotte tra nuove tensioni sino-americane e a rinnovate preoccupazioni per l’impatto economico dei crescenti casi di coronavirus. In questo contesto il petrolio è diminuito. In tutta l’Asia le azioni hanno avuto un brusco stop. Il mercato di Hong Kong è quello che ha fatto registrare la peggior performance. La volatilità è scoppiata dopo che l’indice STANDARD AND POORS ha raggiunto il suo massimo dai tempi dell’inizio della pandemia di marzo prima di chiudere in ribasso. Il NASDAQ ha fatto l’ennesimo record ma poi ha chiuso in negativo. Il Bond americano è calato, il dollaro è rimasto stabile rispetto alle altre valute. L’SP 500 ha superato il massimo dell’8 giugno nell’intraday. Il segnale che ha fatto girare il sentimento è stato quello sui piani della riapertura della California che hanno subito un brusco stop e anzi una retromarcia in aggiunta alla notizia che l’amministrazione Trump si è ancora espressa negativamente nei confronti dell’accordo di fase e due con la Cina. Parlando dei singoli paesi asiatici un rapporto stanotte ha mostrato che l’economia di Singapore è entrata in recessione nell’ultimo trimestre a causa del blocco coronavirus. Ovviamente c’è da tenere conto anche che i traders stanno aspettando prudentemente le notizie sulle prospettive dei profitti aziendali in uscita questa settimana. "C'è il rischio che la divergenza tra le prospettive economiche tetre e i rendimenti inaspettatamente forti dei mercati azionari si concili con una certa ripresa dei prezzi delle attività piuttosto che con un'impennata dell'ottimismo economico", ha affermato Chris Iggo, Chief Investment Officer per gli investimenti di base di AXA Investment Managers, in una nota. "C'è motivo di essere prudenti". Nel frattempo, le relazioni tra gli Stati Uniti e la Cina sono state ulteriormente messe a dura prova quando si è saputo che l’amministrazione TRUMP ha respinto le richieste di Pechino nel Mar cinese meridionale questo ha invertito la precedente politica di non schierarsi in dispute territoriali nella regione e ha aumentato le tensioni su un altro fronte. Un buon dato è stato quello cinese sul fronte esportazioni importazioni che sono aumentate in termini economici a giugno nonostante che la pandemia stia continuando a devastare l’economia globale. Mentre i mercati mondiali si stanno riprendendo da minimi di marzo quella settimana l’attenzione degli investitori è rivolta ai rapporti di un gran numero di aziende che però non hanno ancora fornito una guida concreta sull'impatto del virus. "Pensiamo che le valutazioni siano eccessive", ha detto Timothy Moe, chief Asia-Pacific equity strategist di Goldman Sachs Group Inc. "Se avremo qualche battuta d'arresto in termini di ritmo di riapertura a causa di una seconda o terza ondata di epidemie virali, questo potrebbe essere qualcosa che fa sì che i mercati prendano una piccola correzione". In questo contesto il petrolio è sceso sotto i 40 $ al barile in attesa della riunione dell’OPEC+. Questo è tutto per questa notte prepariamoci all'apertura dei mercati europei questa mattina in attesa di quelli USA nel pomeriggio Grazie da Marco Bernasconi e buon trading
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