Wall Street ha iniziato il nuovo anno senza sostanziali variazioni rispetto alla fine del 2022.
I mercati sono ancora caratterizzati da un’assenza di direzionalità concreta, segno che la situazione macroeconomica attuale è incerta e alimenta dubbi e paure fra gli investitori.
In questa settimana si attendono i dati sull’inflazione, che daranno maggiori indicazioni sul prossimo rialzo dei tassi della Fed e l’inizio della nuova stagione degli utili.
Per quanto riguarda l’indice dei prezzi al consumo gli economisti si attendono un rialzo del 5.7% rispetto all’anno precedente, mentre per gli utili gli analisti si attendono un calo complessivo dell’1.6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
I futures sui principali indici americani hanno aperto la nuova settimana in leggero rialzo, mentre venerdì scorso abbiamo assistito ad una seduta particolarmente positiva.
L’S&P500 ha chiuso l’ultima giornata di contrattazioni della scorsa ottava con +2.26% a 3.915 punti (contratto future con scadenza marzo 2023).
Dal punto di vista grafico possiamo osservare come la resistenza a 3925 punti rappresenti ancora un ostacolo importante per il mercato.
Il principale indice di Wall Street sta difatti scambiando da quasi un mese tra area 3.925 e 3.800 punti.
A livello operativo il retest di questi due estremi forniscono occasioni long e short da sfruttare in intraday con target non troppo ambiziosi, anche se dopo la barra rialzista di venerdì scorso sono in aumento le possibilità di assistere ad un break al rialzo dell’estremo superiore, da attendere tuttavia confermato in chiusura.
Per chi volesse imbastire un’operatività multiday consigliamo quindi di attendere un segnale direzionale da parte del mercato, ovvero una chiusura giornaliera in area 3950 o al di sotto di quota 3800 punti.
Nel primo caso agiremo long su eventuali pullback, con primo target da ricercare a 4.000 punti ed in estensione 4.100 punti; nel secondo caso invece attendiamoci discese fino a 3.700 punti.
Ricordiamo comunque che il quadro tecnico di fondo su S&P500 è debole e solo un recupero dei 4.250 punti invertirebbe il trend di fondo.
Inoltre l’azionario di Wall Street in generale continua a mostrare una forza relativa inferiore rispetto agli omologhi europei; valutando la forza relativa tra i diversi settori osserviamo invece ancora una predominanza del comparto “Value” rispetto ai tecnologici “Growth”.
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