Petrolio, l’eccesso di offerta prevale sui timori geopolitici

Il Brent ha aperto la settimana con un forte ribasso, con i prezzi che sono scesi a causa dell'allentamento delle tensioni tra Israele e Iran che hanno spostato il focus del mercato petrolifero verso i persistenti rischi di eccesso di offerta.

I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.

Allentamento delle tensioni geopolitiche

Il calo dei prezzi di lunedì è stato innescato dai recenti sviluppi nel Medio Oriente. Durante il fine settimana, Israele si è astenuto dal colpire le cruciali infrastrutture petrolifere e nucleari iraniane e la reazione dell'Iran è stata notevolmente contenuta. Tale risposta ha attenuato i timori di un'immediata interruzione delle forniture dalla regione, riportando l'attenzione del mercato sui fondamentali di domanda e offerta che hanno pesato sul Brent per mesi.

Alla luce di questa risposta contenuta, il sovrapprezzo del petrolio legato al rischio geopolitico si è presto volatilizzato, indicando che i trader sono meno preoccupati, quantomeno nel breve termine, di un imminente impatto sull'offerta proveniente dal Medio Oriente. In assenza di una escalation sostanziale, la probabilità di una carenza di forniture derivante dal conflitto rimane minima, riorientando il sentiment del mercato su questioni più persistenti quali le eccedenze dell'offerta.

Le preoccupazioni sul fronte dell'offerta crescono

L' eccedenza dell'offerta è stata una preoccupazione primaria per il Brent per gran parte del 2024, con il quadro generale che propende sempre più a favore del surplus con il passare dell'anno. L'Arabia Saudita ha accennato a un aumento della produzione a partire da dicembre, una mossa che potrebbe spingere il Brent ancora più in basso se ulteriori barili dovessero inondare un mercato già ben fornito.

I recenti tagli dell'OPEC, sebbene concepiti per bilanciare il mercato, potrebbero concludersi entro il prossimo anno con l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, che storicamente hanno dimostrato una certa resilienza nel compensare le carenze. Qualora i membri dell'OPEC continuassero ad allentare le limitazioni, il Brent potrebbe rimanere sottoposto a pressioni.

Prospettiva dal punto di vista tecnico: Brent in posizione ribassista

Dal punto di vista tecnico, il trend ribassista del Brent si è consolidato da aprile, dove ogni rally non è riuscito a superare la soglia dei massimi di oscillazione precedenti, creando un modello continuo di massimi più bassi sui grafici giornalieri. Tale configurazione indica il consolidamento di una tendenza al ribasso, indicando che i venditori rimangono al comando.


Inoltre, la media mobile a 50 giorni del Brent sta divergendo al di sotto della media mobile a 200 giorni, il che crea uno scenario di “ death cross” quando i prezzi si trovano al di sotto di entrambe. Tale indicatore di lungo termine viene spesso interpretato come un segnale di indebolimento prolungato, in particolare quando coincide con la ripetuta mancata rottura di una resistenza.

Grafico a candela giornaliero
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I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.

Uno sguardo alle prospettive future

Il mercato rimane focalizzato sul rischio sostanziale di un eccesso dell'offerta, una storia che si sta sviluppando da mesi e che probabilmente predominerà nel corso del prossimo anno.

Per i trader, le prospettive sotto il punto di vista tecnico indicano una continua pressione sul Brent, dove qualsiasi rialzo potrebbe incontrare una forte resistenza. Gli occhi, almeno per il breve termine, saranno puntati, sulla capacità del Brent di mantenersi al di sopra della soglia dei 70 $.

Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.

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