La diffusione della variante Delta e’ una minaccia alla ripresa. In calo il Prezzo del petrolio, dopo il fallimento del vertice Opec+. Il G20 approva la global minimum Tax al 15%: ora si pensa alla Digital tax. L’oro, complice l’incertezza sanitaria, resiste sopra $ 1.800/oncia.
Venerdi’ 9 luglio le Borse europee hanno chiuso in leggero calo una settimana che ha visto alti e bassi di umore e attitudine al rischio. Ancora una volta, e’ stata la recrudescenza del Covid-19, con le sue varianti, in Paesi come Regno Unito e Israele, notoriamente leader nelle vaccinazioni, a riaccendere paure sul piano sanitario e sulla ripresa economica. In Giappone, a pochi dall’avvio dei giochi olimpici, sono state introdotte nuove restrizioni di natura sanitaria, mentre il Governo coreano ha ventilato possibili lockdown selettivi nell’area della capitale Seoul. Nel weekend, sul tema, si e’ registrata l’allarmata dichiarazione di Mary Daly, presidente della Federal Reserve (Banca centrale americana) di San Francisco: ”penso che uno dei maggiori rischi per la crescita globale sia aver prematuramente dichiarato sconfitto il Covid»: la rqpida diffusione della variante Delta rappresenta un rischio per la prospettiva di crescita globale e la Banca centrale deve proseguire nel sostegno della ripresa in atto. A parte la questione pandemica, qualche ansieta’ la innescano anche le crescenti tensione tra Stati Uniti e Cina, e l’imprevedibile evoluzione dei contrasti in seno all’Opec+ (associazione tra i 13 maggiori esportatori di petrolio + partners). Rispetto alle attese della vigilia, l’annuncio dell’ECB (Banca Centrale Europea) di ampliare la propria flessibilita’ sul tema dell’inflazione “target” del 2%, non ha prodotto particolari benefici. A fine seduta, venerdi’ 9 luglio, il sentiment di mercato ha svoltato verso il “risk-on”, generando robusti recuperi dei listini azionari reduci da una mattinata in profondo rosso, oltre che un rimbalzo dei rendimenti sui governativi e dei prezzi delle materie prime. Il FTSE Mib +0,03% italiano e’ stato l’unico a riportarsi sopra la parita’, il CAC40 francese ha chiuso a -0,41% , il DAX tedesco a -0,23%, l'IBEX 35 spagnolo a -0,27% e l'AEX olandese a -0,02%. Certamente non va dimenticato l’andamento decisamente positivo da inizio anno: Milano +12,7%, alle spalle di uno spettacolare +17,2% di Amsterdam, +14,7% di Parigi e +14,3% di Francoforte, ma davanti a Londra, +10,2%. E’ andata molto meglio la seduta di Wall Street, col Dow Jones +1,30%, il Nasdaq +0,98% oltre 14.700 punti (nuovo record assoluto, vedere grafico) e lo S&P500 +1,13%. A partire da questa settimana, prende avvio la stagione delle relazioni trimestrali Aprile-Giugno 2021 negli Stati Uniti. Come di consueto, inizieranno martedi’ 13 le grandi banche JPMorgan, Chase e Goldman Sachs, seguite mercoledì da Citi, Wells Fargo, Bank of America e Blackrock, e giovedì da Morgan Stanley. Tornando agli eventi della scorsa settimana, merita di essere citata la tanto attesa correzione del prezzo del petrolio: il WTI (West Texas Intermediate) ha perso l’1% circa, dopo aver toccato massimi dal novembre 2014. Il contrasto ancora aperto tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi, ha impedito all’Opec+ di arrivare ad un accordo sugli incrementi di produzione. Oggi, 12 luglio, il Wti segna un calo dell’1,6% a 73,4 Dollari/barile. Anche l’oro, complici le tensioni internazionali, e’ in ripresa e la scorsa settimana ha guadagnato l'1,5% circa, riportandosi sopra i 1.800/oncia. Merita di essere ricordata anche la corsa al ribasso del rendimento dei Treasury Usa, sin sotto la soglia dell'1,27%, quando a marzo guardavamo preoccupati la rapida salita a +1,8%. Infine, la scorsa settimana, il G20 dei ministri dell’economia e dei banchieri centrali ha siglato l’accordo sulla minimum global tax al 15%, approvato da 130 Paesi (su 139) dell’OCSE (Organizzazione mondiale per la cooperazione e lo sviluppo economico). Ora lo sforzo per un sistema fiscale globale piu’ equo si sposta sulla cosiddetta “digital tax“, che vorrebbe imporre un prelievo fiscale sulle vendite on-line. Il Segretario al Tesoro Usa Janet Yellen e’ impegnato in questi giorni a convincere la Commissione Europea in questo sforzo globale. Stamane, 12 luglio, registriamo chiusure asiatiche positive, col Nikkei giapponese a +2,0%, Shanghai cinese +1,25%, e Hang Seng di Hong Kong +0,50%. Avvio di seduta debole per le Borse europee (-0,4% medio alle 12.30 CET) e per i future americani, che consolidano i record di venerdì 9 luglio di Wall Street. Giornata tranquilla sul mercato dei titoli governativi europei. Lo spread tra BTp decennale italiano e l’omologo Bund e’ pari a 104 punti base, col rendimento del decennale italiano allo 0,73%, dopo che il Tesoro italiano ha collocato BoT a 12 mesi, scadenza luglio 2022, per Eur 7,5 miliardi, ad un rendimento di -0,46%.
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