Nella giornata di mercoledì i prezzi del greggio WTI hanno fatto registrare una brusca impennata, chiudendo con un rialzo di oltre il 3%.

il rally di ieri può essere almeno in parte riconducibile all’indebolimento del dollaro e ai timori per un’insufficienza dell’offerta globale, nonostante l'EIA abbia comunicato che gli stocks di greggio USA, negli ultimi sette giorni al 21 ottobre 2022, sono saliti di 2,6 milioni di barili.

Dall’America sono arrivate dichiarazioni secondo cui le esportazioni statunitensi hanno raggiunto il massimo storico e che inoltre le raffinerie stanno operando a livelli più alti della media di periodo.

Tale scenario ha messo in allerta gli investitori, intimoriti dal fatto che l’economica globale potrebbe non riuscire facilmente a sopperire alla mancanza del petrolio russo; inoltre se la domanda di greggio dovesse aumentare a breve il problema potrebbe diventare ancora più serio.

Le quotazioni ieri si sono arrestate a quota 88 dollari al barile, resistenza già più volte segnalata nelle precedenti analisi.

Per impostare una strategia operativa valuterò con attenzione i movimenti odierni del mercato sul tale livello.

Lo scenario di breve resta per ora debole, ma l’equilibrio è piuttosto sottile; a quota 88.50 troviamo ora importante resistenza di breve, anche se sono cauto circa l’idea di vendere il mercato dai livelli attuali, perlomeno con size importanti.

Infatti il mercato sta mostrando la volontà di completare una fase di accumulazione partita da quota 83 dollari ed in caso di breakout al rialzo di quota 88.50, confermata in chiusura, il mercato offrirebbe un segnale di forza; possibile a quel punto impostare un’operatività long comprando le discese, magari sul retest dei livelli di rottura.

I target andrebbero ricercati in primis a quota 90 dollari ed in estensione a 92.50 dollari.

Se oggi di contro il mercato dovesse mancare il breakout di quota 88.50, mostrando candele intraday resistive su tali livelli, andremo con ogni probabilità incontro ad una correzione nelle prossime sedute, con primo target a 86 ed in estensione a 84.50 dollari, dove comunque mi aspetto poi una reazione.
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